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giovedì 20 luglio 2017

Adriano Del Mastro, campogiovese di 29 anni e una passione innata per la panificazione

Il "Forno Del Mastro" aperto dal campogiovese Adriano Del Mastro a Monza, in Via Cavour, 3
L'interno del "Forno Del Mastro"
(foto tratta dal sito del Gambero Rosso)


di Marco Del Mastro e Antonio D'Amico



CAMPO DI GIOVE - La sua storia inizia con la frequentazione dell’Istituto alberghiero di Roccaraso dove si diploma come Tecnico dei servizi della ristorazione, subito dopo inizia la sua esperienza professionale alle dipendenze del Ristorante Reale di Rivisondoli gestito dallo chef stellato Niko Romito, in seguito lavora con nomi importanti come Gabriele Bonci e Davide Longoni. 

Dall’esperienza maturata Adriano inizia a coltivare un sogno, aprire un panificio tutto suo che porti il suo cognome e dia lustro all’Abruzzo. 

E così, dal 5 giugno di quest’anno insieme a Emanuela sua moglie, ha rilevato la gestione di uno storico panificio di Monza, attivo fin dal 1930 in Via Cavour numero 3, chiamandolo “Forno Del Mastro”. 

Gli ingredienti utilizzati e le tecniche di lavorazione del pane hanno colpito positivamente gli addetti al settore tanto da meritare articoli sul Corriere della Sera e sul sito del Gambero Rosso con un articolo di Livia Montagnoli dal titolo: "Pane, pizza e impasti all’avanguardia a Monza. Il Forno Del Mastro ed Era Pizza".

Per Adriano fare il panificatore non è un semplice lavoro ma una missione che si identifica nel recupero della tradizione abruzzese mediante la creazione di prodotti esclusivi che contemplino l’utilizzo di materie prime ed ingredienti esclusivamente di qualità e, soprattutto biologici. 

Per capirlo basterà degustare la pizza al pomodoro rigorosamente fatta con olio extravergine di oliva abruzzese biologico, farina biologica e pomodoro abruzzese biologico. 

Adriano crede nel suo progetto e i risultati finora ottenuti dimostrano che ha tutte le carte in regola per ottenerne ancora di migliori. 

Da parte della redazione le nostre più sincere congratulazioni per quanto finora realizzato, un campogiovese doc in tutti i sensi che ha saputo valorizzare il nome di Campo di Giove in modo pulito, onesto e importante. 

Bravo Adriano, brava Emanuela.

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