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mercoledì 6 gennaio 2016

Campo di Giove, un primo bilancio delle vacanze di Natale

Turisti e campogiovesi in attesa di visitare
il Presepe Vivente di Campo di Giove (Aq)
CAMPO DI GIOVE - Il 6 gennaio segna convenzionalmente il termine delle vacanze di Natale. È tempo dunque di un primo bilancio.

Il paese ha visto l’arrivo più consistente dei turisti subito dopo il primo dell’anno benché, la sera del 31, tante persone - soprattutto ragazzi - hanno scelto di scendere nella piazza del paese per brindare all’arrivo del 2016.

A questo proposito si segnala che, le misure di controllo messe in campo dal Comune e dalle Forze dell’Ordine hanno garantito risultati più che apprezzabili, anche se si sono verificati alcuni episodi di sovraffollamento presso diversi appartamenti dati in locazione con conseguenti lamentele dei vicini, a causa del disordine e maleducazione dimostrati dagli occupanti.

La mancanza di neve ha inciso negativamente e deluso in parte le aspettative degli operatori economici che ovviamente speravano in un afflusso maggiore dei turisti, considerata l’apertura degli impianti di risalita e la nuova gestione che però, non ha mancato di contribuire all’offerta turistica con l’organizzazione di eventi come la serata di fine anno proprio presso le strutture sciistiche.


Le note più incoraggianti - a nostro parere - sono state l’ottima riuscita del presepe vivente (vedi foto a margine del post) e la parallela organizzazione dei treni turistici, con particolare riferimento alla sosta prevista il giorno della manifestazione del 3 gennaio.

Al riguardo, gli organizzatori hanno palesato l’assoluta urgenza di un confronto tra tutte le componenti della comunità campogiovese affinché ci si adoperi con impegno ad unire tutte le forze per contribuire a migliorare il paese.

In riferimento a ciò - Marcello D’Amico - tra i principali promotori dei treni turistici, ha dichiarato che: «Campo di Giove possiede delle enormi potenzialità che meritano di essere espresse al massimo grado, la riuscita del presepe vivente e le corse dei treni hanno dimostrato che si può e si deve ambire a risultati ancora più lusinghieri. C’è però assoluto bisogno di mettere da parte le piccole rivalità e gli interessi particolari in modo da gestire al meglio le opportunità di sviluppo».

Difficile non dargli ragione!

























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